Sistema sanitario scosso da anni di riforme neoliberiste

L’attuale sovraccarico delle strutture ospedaliere, legato all’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus che ormai da mesi tiene bloccate le vite e l’economia, al di là della strana modalità di conteggio dei casi, evidenzia il fallimento delle riforme neoliberiste, che si sono moltiplicate negli ultimi anni. 

Riduzione dei posti letto, riduzione del personale infermieristico, indebitamento degli ospedali pubblici, privatizzazioni, concorrenza interna, e mancanza di lungimiranza degli amministratori e dei governi da dieci anni ad oggi hanno ridotto il nostro sistema sanitario a quel colabrodo che quotidianamente le tv e i mass media ci mostrano. È la nozione stessa di servizio pubblico che è stata calpestata; gli ospedali sono diventati imprese, il cui obiettivo è non per fornire la migliore assistenza possibile alla popolazione, ma risparmiare denari poter rientrare nelle spese e aver meno perdite possibili, se non un profitto. questa visione della sanità è ormai conclamato un fallimento.

 Lo vediamo chiaramente oggi, con strutture, già sature, che lottano per far fronte a una spinta aggiuntiva. Tuttavia, nessuno cerca di valutare l’ “efficacia” di queste riforme neoliberiste, il corso ideologico non è messo in discussione. Dai governi Berlusconi e prodi, passando per i vari Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e per finire con Conte abbiamo vissuto le sagre del “chi chiude di più” o del ” chi svende peggio”. La assurda regola del pareggio di bilancio e della “austerity” hanno fatto si che senza soluzione di continuità, la nostra sanita venisse letteralmente cancellata.

Oggi la pandemia ideologica del coronavirus ci costringe a reagire. Per fra fronte all’aumento degli accessi e ricoveri in ospedale vengono riconvertiti vecchi ospedali e reparti ospedalieri in “reparti covid”, al fine di isolare gli infetti dal coronavirus dai pazienti ordinari.

Nel frattempo, esistono ancora le altre malattie, anche se in tv nessuno ne parla. Sembra incredibile ma ci sono ancora i malati oncologici, i malati affetti da patologie croniche da patologie cardiologiche o dimetaboliche. questi pazienti rischiano quotidianamenti di vedersi chiudere le porte dei centri di cura a loro dedicati. Pazienti che non possono avere accesso regolare né al medico né al trattamento e cio puo essere davvero fatale, in alcuni casi.

Stranamente, nessuno si interroga sull ‘“efficacia” delle riforme neoliberiste nei nostri paesi, che hanno portato a questa situazione aberrante. Al contrario, visto che non funziona, si parla di Covid, di tamponi e di vaccini.